Il Falco pescatore è un rapace di grande dimensioni, che raggiunge i 60 cm di lunghezza ed i 180 cm di apertura alare, il piumaggio è marrone scuro quasi nero, uniforme sul dorso, mentre il petto è bianco. Tollera una grande varietà di habitat, nidificando vicino a bacini idrici grandi abbastanza da fornire una adeguata riserva di cibo. Come il nome suggerisce, la dieta di questo animale è composta quasi esclusivamente di pesce, che cattura con spettacolari picchiate ad ali chiuse e zampe protese in avanti, portando poi il pesce in volo su un posatoio prediletto per consumarlo.
In Italia il Falco pescatore è tornato a nidificare nel 2011 nel Parco Regionale della Maremma, interrompendo un’assenza che durava dal 1969, quando le ultime schiuse di uova vennero segnalato in Sicilia e Sardegna, mentre per trovare l’ultima nidificazione toscana bisogna tornare indietro fino all’isola di Montecristo del 1929.
Le nuove nidificazioni italiane sono frutto dell’impegno di Federparchi e degli sforzi del personale del Parco della Maremma, che seguendo le orme del progetto di successo svolto nel Parco Regionale della Corsica, nel 2002 hanno lanciato il progetto per la ricostituzione di una popolazione nidificante di Falco pescatore.
Il progetto sfrutta la tecnica dell’hacking, che prevede l’innesto sul territorio di giovani da popolazioni donatrici, la Corsica in questo caso, per far abituare gli animali al territorio italiano e spingerli a tornare in queste zone una volta raggiunta l’età riproduttiva. Nel 2011 la prima coppia, formata da un maschio introdotto ed una femmina nata e cresciuta in natura, ha portato la prima straordinaria nidificazione, e ad oggi, sparsi nella Maremma, sono censite cinque coppie stabili.
Per facilitare la nidificazione di questi rapaci sono stati installati negli ultimi anni nidi artificiali, due dei quali sono stati collocati anche sul Lago di Massaciuccoli nel 2016 e nel 2017. Lo scorso anno, durante il mese di Luglio, uno di questi nidi (quello posto nelle vicinanze del Fosso Centralino, lungo la sponda settentrionale del lago) è stato occupato da Anassagora, un giovane Falco pescatore maschio nato nella primavera 2018 presso la Diaccia Botrona vicino Castiglione della Pescaia, nell’ambito del progetto.
Anassagora, provvisto di radiocollare per monitorare gli spostamenti, dopo l’involo prese la via del mare nell’estate 2018 diretto verso sud, arrivando in Sicilia nella zona di Marsala dove trascorse il suo primo inverno.
Nella primavera successiva fece rotta di nuovo verso nord, questa volta via terra attraversando lo Stretto di Messina, e trascorse un po’ di tempo sul Lago Trasimeno. Successivamente raggiunse il Lago di Massaciuccoli dove si fermò per qualche giorno, per poi ripartire verso nord fino alla Costa Azzurra. Durante il mese di Luglio tornò nuovamente sul Lago di Massaciuccoli, occupando il nido di Fosso Centralino, e dopo solo qualche giorno arrivò anche una femmina, nata in natura, che condivise il nido con Anassagora fino al mese di Ottobre, quando entrambi partirono. Anassagora si diresse nuovamente a sud, raggiungendo nuovamente gli stagni di Marsala e lì trascorse il suo 2° inverno. All’inizio di Marzo del 2020 fece di nuovo rotta verso nord, presumibilmente diretto a Massaciuccoli per, chissà, una promessa d’amore…
A Massaciuccoli Anassagora non arriverà mai… il 17 Marzo è stato rinvenuto morto in una rete da pesca a Bocca di Serchio.
Finisce così il viaggio avventuroso e il sogno d’amore di Anassagora, non perdia-mo però la speranza che questi maestosi rapaci possano trovare un nido d’amore sicuro e accogliente sul Lago di Massaciuccoli, ed entro la fine di Ottobre installeremo una telecamera sul nido in attesa di una nuova coppia.
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