I mesi di novembre e dicembre all’Oasi sono dedicati alla gestione della sfagneta. La sfagneta è una fitocenosi relitta dell’ultima glaciazione, ce ne sono 4 sul lago di Massaciuccoli e sono le uniche a livello del mare in tutto il bacino del mediterraneo. Quella che si trova all’interno della Riserva è l’unica ad essere direttamente gestita, ed è anche quella che versa nel miglior stato di conservazione.

Cosa significa fitocenosi relitta? Si tratta di un’associazione vegetale – nel caso della sfagneta composta da muschi del genere Spagnum- cui si associano altre specie quali Anagallis tenella, la grande Felce florida o la carnivora Drosera rotundifolia, tipica di climi diversi dall’attuale, che ha resistito ai cambiamenti climatici intervenuti negli ultimi 18.000 anni, approfittando di condizioni microclimatiche particolari che ne hanno consentito la conservazione fino ai giorni nostri.

Le sfagnete alle nostre latitudini si trovano sopra gli 800 – 1000 metri slm, mentre le troviamo a quote pianeggianti o collinari nelle torbiere della Scozia, dell’Irlanda o della Scandinavia.
Sul Lago di Massaciuccoli lo Sfagno si è rifugiato sugli “aggallati”, formazioni di canneti galleggianti, che simulano in parte le condizioni di una torbiera alta, caratterizzata da terreni intrisi di acqua ma quasi mai sommersi. In queste condizione gli sfagni devono però confrontarsi con una vegetazione costituita da piante annuali con un notevole sviluppo (canne, tife e falaschi) che in breve tempo, in mancanza di una gestione attiva, tendono a soffocare lo sfagno sottostante.

Per questo motivo ogni anno, nei mesi di novembre e dicembre, vengono svolti questi interventi gestionali che consistono nel taglio completo dell’area occupata dalla sfagneta (circa 4000 mq) e rimozione di tutto il materiale, facendo ovviamente attenzione a non compromettere il tappeto di sfagno sottostante. Il materiale tagliato viene in buona parte recuperato facendone dei fasci da utilizzare per schermature o copertura di tetti mentre i residui più minuti vengono smaltiti. Alla gestione della sfagneta partecipano, oltre allo staff dell’Oasi, numerosi volontari per un totale di ore di lavoro che lo scorso anno sono state 230. Chiunque abbia voglia di dare il proprio contributo e di conoscere meglio questo aspetto particolare della vita dell’Oasi è ovviamente il benvenuto.