In primavera non ? una cosa inusuale imbattersi in un piccolo uccello caduto dal nido durante una passeggiata nel bosco, nel giardino di casa, o addirittura in citt?. La nostra sensibilit? potrebbe indurci a raccoglierlo e portarlo a casa per “allevarlo”, ma questa non sempre rappresenta la scelta migliore.
In molte specie di uccelli i nidiacei abbandonano spontaneamente il nido quando ancora non sono in grado di volare perfettamente, ? il caso dei merli e dei passeri, saltuariamente dei rapaci notturni e dei corvidi; tuttavia anche in altri passeriformi per qualche motivo i piccoli possono trovarsi ad essere precocemente fuori dal nido. Contrariamente alle apparenze questi animali non sono abbandonati ma accuditi dai genitori, che li accompagnano nella graduale autonomia attraverso le “cure parentali” tipiche di ogni specie. Dunque, raccogliere uno di questi nidiacei significa strapparlo alle cure dei genitori, sicuramente pi? valide del pi? esperto e attento allevatore.
Prima di raccogliere un pulcino dobbiamo sempre valutare bene la situazione.
A volte per? pu? capitare di trovarsi di fronte a nidiacei feriti o in reale stato di pericolo (se di piccola taglia minacciati da gatti o altri predatori, finiti in mezzo alla strada, ecc.) In questi casi pu? essere opportuno raccoglierli, ma ? bene considerare due aspetti importanti: la detenzione e l’allevamento dei selvatici sono vietati dalla legge, inoltre errate pratiche di soccorso e di allevamento possono compromettere la possibilit? dell’animale di tornare in natura.
La soluzione ideale, in caso che l’animale sia veramente da soccorrere, ? quello di portarlo in uno dei Centri di Recupero per fauna selvatica della Lipu dove opera personale qualificato e autorizzato dalla legge.
Disegni a cura di Federico Appel
Per portare l’animale al Centro pi? vicino, se si tratta di un uccello, depositarlo in una scatola di cartone di dimensioni adeguate (poco pi? grandi dell’animale). Per favorire l’aerazione, fare dei fori sulla parte alta della scatola. Sul fondo della scatola, sistemare dei fogli di giornale.
E’ molto importante non utilizzare gabbiette o trasportini per gatti. Gli animali selvatici sono insofferenti alla cattivit? e se collocati in contenitori non idonei possono agitarsi e ferirsi seriamente.
Per mammiferi molto giovani ? sufficiente una scatola di cartone imbottita con fogli di carta assorbente da cucina o fogli di giornale. Per mammiferi adulti occorrono contenitori pi? robusti, dove posizionare gli animali, ma soprattutto ? importante richiedere il rapido intervento di esperti (ad esempio Polizia Provinciale, Corpo Forestale dello Stato) poich? le operazioni di ?salvataggio? potrebbero rivelarsi pericolose non solo per l’animale, ma anche per l’improvvisato soccorritore.
Alcuni animali selvatici sono potenzialmente pericolosi perch? possono mordere, artigliare e beccare. Munirsi di guanti spessi e maneggiare l’animale facendo attenzione a non avvicinarlo al corpo e al volto.
Non mettere nella scatola alimenti o acqua, per evitare che si sporchi, infettando le eventuali ferite. Tenere lo scatolone in un luogo riparato, il pi? possibile tranquillo e al buio: l’animale si tranquillizzer? evitando di aumentare lo stress causato dalle ferite.
Se si tratta di animali molto giovani, cuccioli o pulcini, si pu? sistemare accanto o sotto la scatola una borsa d’acqua calda oppure una bottiglia di plastica riempita con acqua calda. La scatola con l’animale non deve mai per nessun motivo essere posizionata su stufe o termosifoni accesi.
Attenzione: non improvvisare mai cure veterinarie: pu? essere non solo inutile, ma addirittura controproducente.
Fino a che non ? possibile consegnare l’animale al Centro ? bene sapere che i pulcini hanno bisogno di mangiare e bere solo durante il giorno, ad intervalli regolari e diversi a seconda dello stadio di sviluppo: circa ogni mezz’ora per i nidiacei implumi e ogni 2-3 ore per i nidiacei impiumati.
Come alimento universale di emergenza e solo per brevissimi tempi, ? possibile somministrare pezzettini di carne cruda o camole (larve della farina o del miele) e acqua con un contagocce o siringa senza ago. Non somministrare mai in nessun caso (n? per uccelli giovani, n? per adulti) pezzetti o molliche di pane, latte o derivati del latte.
Provate in ogni caso a contattare il Centro di recupero pi? vicino!
In questa pagina trovate un elenco con i numeri telefonici per avere indicazioni pi? attinenti al vostro caso particolare.
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