Prosegue l’?Operazione Rinascita?, la grande chiamata alle armi di volontari e simpatizzanti che vogliono contribuire a far rinascere l’Oasi pi? bella e attraente che mai, dopo i fatti accaduti a settembre 2014 quando una tromba d’aria ha devastato la nostra bella Riserva abbattendo alberi, distaccando porzioni di palude, allontanando isole e rendendo inagibile un tratto del percorso Natura ed un osservatorio.
I primi lavori sono stati realizzati grazie alla generosit? di quanti di voi ci hanno sostenuto e inviato denaro, rispondendo al nostro appello nei giorni successivi a questi fatti. Siamo cos? riusciti a costruire un argine, a recuperare un’isola e a mettere in sicurezza la sfagneta, l’area occupata da questo muschio relitto (sfagno) che si trova proprio su una delle porzioni di palude staccatesi.
Durante il mese di febbraio, ormai da diversi anni, la vegetazione palustre che cresce sulla sfagneta viene tagliata ed allontanata, per evitare che il canneto alla lunga sopprima il delicato muschio.
Quest’anno il materiale ottenuto dal taglio ? stato impiegato per realizzare una protezione del neonato argine contro l’erosione, disponendolo in acqua lungo il profilo dell’argine e mantenuto in loco da una rete da pollaio; tuttavia questa operazione ? anche un esperimento per verificare la possibilit? di creare ex-novo un ?aggallato?, ossia una porzione di palude galleggiante tenuta insieme dalle potenti radici delle cannucce palustri. Se l’esperimento riuscisse, potremmo ripristinare nel giro di pochi anni il perimetro del Chiarone, cos? come si presentava un tempo prima che le isole si allontanassero.
Un’altra operazione importante che stiamo portando avanti e che ha tutte le potenzialit? di migliorare la percezione dell’Oasi per quanti verranno a visitarla ? quella che abbiamo chiamato ?il bosco ritrovato?: un’impegnativa operazione di pulizia dai rovi del tratto di bosco che si trova al termine del camminamento. Quello che finora si presentava come uno stretto sentiero in mezzo ad alte pareti di rovo oggi ? una fascia di bosco igrofilo di 20 metri di larghezza per 500 metri di lunghezza, che gradualmente si mescola con l’ambiente palustre andando a costituire un ambiente ecotonale di notevole bellezza.
I lavori proseguiranno nel mese di marzo con il completamento della pulizia, con l’apposizione sugli alberi di nidi artificiali, con la realizzazione di un’altana per le osservazioni e chi pi? ne ha metta..!
Chi di voi volesse contribuire mettendo a disposizione il proprio tempo per questa ed altre operazioni ? il momento: i lavori si svolgono tutti i giorni dalle 09.00 alle 17.00 (tempo permettendo) tranne il mercoled? e la domenica; potete comunicarci la vostra presenza con una mail, una telefonata o un messaggio su Facebook.
Per quanto riguarda invece il ripristino dell’osservatorio e del tratto di camminamento danneggiato e tutt’ora inagibile, siamo in attesa dell’esito di una richiesta di finanziamento alla Fondazione Cassa del Monte di Lucca… se riuscissimo ad ottenere questo contributo inizieremo la ricostruzione, altrimenti troveremo un’alternativa e l’Oasi sar? comunque sempre come la vogliamo!
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