Sotto la pressione dei cambiamenti climatici, dell?isola di calore, dell?inquinamento, delle nuove infrastrutture e tecnologie, dell?aumento demografico, nelle green cities o citt? ?sostenibili? ? in corso lo stravolgimento di paesaggi urbani e periurbani a causa del taglio degli alberi, nonostante si parli di paesaggio urbano, di servizi ecosistemici, di ruolo ecologico, di sostenibilit? e di resilienza.
Tematiche importanti che sono state affrontate nel recente convegno ?La Festa all?Albero?, svoltosi nella Tenuta di San Rossore il 28 novembre scorso, giusto una settimana dopo la Festa nazionale dell?Albero, istituita per il 21 novembre dalla legge 10/2013. Questo evento ? stato organizzato dall?Universit? di Pisa (Dipartimento Ingegneria) e dal Parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. La Lipu ha collaborato fin dall?ideazione, in tutte le fasi organizzative.

Intervistiamo a tal proposito Marco Dinetti, responsabile del settore ?Ecologia Urbana? della Lipu e tra gli organizzatori dell?iniziativa.

1) Un Parco regionale ed un?associazione per la conservazione della natura che organizzano un convegno sul verde urbano.
Perch? ? importante occuparsi di ecologia urbana e che rapporto c?? tra questa e la conservazione (con la C maiuscola, quella dei parchi, delle specie in via di estinzione ecc.)?

Occuparsi di ecologia urbana significa essere consapevoli che ?la battaglia per lo sviluppo sostenibile si vince o si perde nelle citt??. Qui si concentra l?80% del PIL mondiale, si consuma il 75% dell?energia, e vive gran parte della popolazione mondiale (sar? il 70% nel 2050); in Europa la popolazione urbanizzata ? gi? all?80%. Nelle citt? si produce pi? della met? delle emissioni di gas serra, e qui vengono prese le decisioni politiche che riguardano anche le zone pi? naturali e meno antropizzate del Pianeta. Da parte di persone che sempre di pi? nascono, crescono e si formano la percezione dell?ambiente nelle aree urbane.
Vivere in citt? porta al distacco dagli ecosistemi e dai processi ecologici, tanto che oggi si parla di bambini e adulti disconnessi dalla natura. Occorre quindi recuperare il contatto quotidiano con essa, partendo da ci? che possiamo osservare, conoscere e tutelare nel giardino di casa e nel parco pubblico: il Pettirosso che viene alla mangiatoia in inverno, il Riccio che attraversa la strada (e quindi occorre stare attenti a non investirlo mentre siamo al volante), il Leccio che vegeta lungo un viale alberato, i fiori spontanei che cercano di sopravvivere in periferie sempre pi? assediate dal cemento e dal consumo di suolo.
Ecco perch? occuparsi di ecologia urbana ha un riflesso su tutti gli aspetti della conservazione globale.

2) Oggi c?? indubbiamente un?attenzione diffusa e condivisa nelle persone rispetto all?importanza degli alberi e degli spazi verdi in citt?, e lo dimostra anche il successo di pubblico del convegno.
Tutto questo si riflette sulle scelte urbanistiche e sulle pratiche di gestione messe in campo dagli amministratori?

Avere avuto la Sala Gronchi della Tenuta di San Rossore piena di gente ? stato sicuramente un successo. Infatti hanno partecipato oltre 100 persone tra accademici, professionisti, funzionari di enti pubblici, ambientalisti e cittadini.
Sull?attenzione e la sensibilit? del pubblico verso gli alberi ed il verde urbano, possiamo dire che la situazione ? variegata: sicuramente vi sono molte persone che ben comprendono il valore e l?utilit? delle piante, che attraverso i servizi ecosistemici ci offrono l?ossigeno per respirare, mitigano il clima e contrastano i cambiamenti climatici, migliorando la qualit? dell?aria perch? trattengono le polveri sottili ed altri agenti inquinanti. Nelle aree verdi si praticano attivit? ricreative e sportive, e stare nel verde porta immediati benefici al nostro benessere psico-fisico. Gli alberi attorno alle nostre case ci fanno risparmiare sui consumi energetici e aumentano il valore immobiliare.
Ma vi sono anche persone che guardano soltanto ai ?disvalori? degli alberi, perch? ?le foglie sporcano? o le radici possono dissestare strade e marciapiedi. In particolare, oggi ? molto dibattuto il tema della sicurezza, perch? talvolta cade un ramo o un intero albero, provocando danni a cose e persone. Non mettiamo in dubbio che ci? avvenga e che si debba fare di tutto per prevenire questi inconvenienti, ma da qui a considerare gli alberi dei pericoli pubblici, da eliminare il pi? possibile, oppure ridurre a pali tramite orrende potature, ce ne passa. Purtroppo una certa comunicazione mediatica sta diffondendo questa ?alberofobia?.
Occorre quindi riappropriarsi di una visione razionale e scientifica, considerando che gli eventi negativi sono molto rari, e se mettiamo sui piatti della bilancia pro e contro della presenza di alberi, vedremo che i vantaggi sono enormemente superiori.
Sulle scelte urbanistiche e gli approcci gestionali, possiamo dire che dipende dalle citt?: alcune di esse, soprattutto al nord (ad esempio Torino, Milano, Bolzano, Ferrara) hanno dei buoni livelli, simili a quelli che si possono osservare nel resto dell?Europa, dove la presenza di aree verdi ? promossa attraverso lo sviluppo di ?trame verdi? (reti ecologiche o green infrastructure). Gran parte degli alberi sono lasciati al loro sviluppo naturale, e le manutenzioni (quali le potature) sono molto attente e selettive.
In molte altre citt?, e parliamo anche di gran parte di quelle della Toscana, vige ancora un modello retrogrado, condannato da alcuni decenni da esperti e accademici, ma purtroppo molto difficile da far cambiare. La criticit? principale riguarda le potature, che sono generalizzate su interi filari o aree verdi, e condotte con la distruttiva tecnica della capitozzatura. In certi casi queste operazioni vengono perfino condotte in primavera, quando nidificano gli uccelli, comportando quindi la perdita di intere generazioni di avifauna. Anche le siepi e gli arbusti di solito vengono penalizzati attraverso la loro rimozione, i prati sfalciati continuamente anche dove non ve ne ? bisogno. Si perdono quindi le fioriture e tutti gli animali che ci girano attorno: insetti impollinatori, farfalle, libellule, uccelli quali verdoni e cardellini. Anche la vegetazione lungo i corsi d?acqua negli ultimi anni viene rimossa completamente, in nome di una ?pulizia? che dovrebbe garantire una maggiore sicurezza idraulica. Peccato che esperti di tutte le discipline (ingegneri, agronomi, architetti, botanici, geologi, ecc.) abbiano detto esattamente il contrario, in occasione di un altro convegno ?Fiumi e Natura? che la Lipu ha organizzato il 5 aprile scorso insieme all?Universit? di Firenze.

3) Quali sono gli aspetti pi? interessanti emersi dal convegno di San Rossore e quali le indicazioni per una pi? corretta gestione e progettazione della natura in citt??

Il convegno di San Rossore ha visto contributi diversificati e qualificati, e un dibattito in alcuni momenti anche ?acceso? perch? ha manifestato punti di vista e orientamenti diversi.
Dopo i saluti del Presidente del Parco, Giovanni Maffei Cardellini, ha assunto la moderazione dei lavori Francesca Logli, che ha passato la parola per la prima presentazione a cura di Fabio Salbitano, sugli aspetti generali e la ?storia della urban forestry?, per poi trattare i disposti normativi che regolano la tutela del paesaggio (Gino Cenci). La gestione delle alberature urbane nel passato e nel presente, anche nell?ottica delle ?battaglie? di ambientalisti e comitati ? stato l?argomento proposto da Mario Bencivenni, mentre i contenuti della proposta di legge avanzata da tredici associazioni ambientaliste al Ministero dell?Ambiente sono stati esposti da Pierlisa di Felice.
? stata poi la volta di Fabrizio Cinelli, che come organizzatore del convegno ha presentato i modelli gestionali delle alberature e le criticit? dei metodi di valutazione della stabilit?. Dopo Ugo Corrieri ha ricordato i grandi benefici apportati dalla presenza degli alberi, ed i problemi per la salute umana derivanti dai processi di combustione, che inevitabilmente comportano il taglio dei boschi. Tema controverso e di grande attualit? ? la diffusione della tecnologia 5G e le ripercussioni negative dovute alla presenza di alberi, che in qualche modo sono state confermate (Paolo Nepa). La qualit? dell?ambiente urbano, attraverso una lettura tramite i servizi ecosistemici ? stato il tema della presentazione di Massimo Rovai, mentre la relazione conclusiva tra quelle programmate ? stata di Marco Dinetti della Lipu, che ha illustrato l?importanza degli alberi maturi, gli approcci per tutelare la biodiversit? urbana, ed anche una panoramica del censimento dell?avifauna nidificante a Pisa, ottenuta con l?atlante ornitologico.
Il convegno ? proseguito con una serie di domande ed una vivace ed interessante discussione, alla quale hanno preso parte diverse persone, tra cittadini, tecnici e professionisti.

Per maggiori informazioni si rimanda alla documentazione (vedere link sottostanti) ed a breve sar? divulgata anche la Risoluzione del Convegno di San Rossore, che pu? essere richiesta alle sedi della Lipu.

La presentazione Lipu agli Stati generali (convegno di Torino)

Dinetti M. (red.), 2017. Il verde urbano e gli alberi in citt?. Indirizzi e linee guida per la progettazione e la gestione ecologica. Documenti per la conservazione della natura. Lipu, Parma

Dinetti M., 2019. Alberi in citt?: sostituire o conservare? Lipu, Parma
 panorama-Lago-da-Balbano_rid