Nel 2008, in occasione del 150? anniversario della nascita del Maestro Giacomo Puccini, ? stato ristrutturato l’ultimo navicello esistente sul Lago di Massaciuccoli. Si tratta di un’imbarcazione storica, in uso nelle acque interne della Toscana, utilizzata fino ad un recente passato per il trasporto di materiale vario utilizzando l’acqua come grande via di comunicazione. Sul Lago di Massaciuccoli ? comunemente conosciuto come ?barchetto?, e la sua presenza e utilizzo tra i vari paesi affacciati sulle sponde si ? mantenuta fino alla fine degli anni 50. Per lo pi? impiegati per il trasporto del falasco, che un tempo veniva commerciato, o dei massi di pietra estratti dalle cave, con la fine di queste attivit? rurali i navicelli sono stati distrutti o abbandonati.
L’ultimo superstite di questa antica flotta, rimasto sul fondo di un canale per quarant?anni, ? stato recuperato e restaurato grazie al contributo dell?Ente Parco Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli e all?impegno del regista Paolo Benvenuti, che in seguito ha utilizzato il navicello per le riprese di un film ispirato alla vita di Puccini, ?La fanciulla del Lago?. Grazie all?effetto di conservazione che ha avuto l?acqua sul legname gran parte dell?imbarcazione ? originale, ed il restauro ? avvenuto conservando le caratteristiche tecniche e le peculiarit? delle antiche imbarcazioni. L’unico aspetto di modernit? ? stato il dotarlo di motori elettrici per la navigazione, anche se, con le condizioni favorevoli, si pu? svolgere anche con la caratteristica vela quadrata.
Il progetto di valorizzazione del navicello prevedeva che l’Ente Parco lo affidasse in gestione all’Oasi Lipu affinch? fosse messo a disposizione delle persone. Un vero e proprio reperto di un passato fruibile da tutta la comunit?.
Il progetto prevedeva poi la costruzione di una rimessa per preservarlo dalle intemperie e non vanificare nel giro di poco tempo gli sforzi fatti per il suo recupero, ma la ristrutturazione dell’imbarcazione ha richiesto purtroppo un impegno economico quasi doppio rispetto a quello stimato nei preventivi del restauratore, e come spesso purtroppo accade, le risorse a disposizione non sono state sufficienti a portare a termine il progetto stesso cos? come era stato disegnato in origine.
Inizialmente il navicello ? stato impiegato per suggestive escursioni sul lago, che hanno saputo evocare l’atmosfera di questo luogo e della sua storia, ma col passare del tempo, e in un momento storico in cui tutte le finanze dell’Ente Parco sono bloccate dal commissariamento, non si ? riusciti a trovargli un ricovero e nemmeno le risorse adeguate per la fondamentale manutenzione ordinaria. Progressivamente alcuni punti della sua struttura si sono indeboliti e da qualche tempo non pu? pi? essere utilizzato. Nonostante i tentativi di recupero d’emergenza e gli sforzi per tenerlo libero dall’acqua sul fondo (con una pompa che agisce costantemente quando l’acqua raggiunge un certo livello) nella notte tra il 7 e l’8 settembre ? affondato per tutta la sua altezza. Siamo riusciti con non poche difficolt? a tirarlo in secca in prossimit? della zona dedicata all’attracco delle canoe, ma ci auguriamo che questo ultimo ed eclatante evento sblocchi la situazione altrimenti la comunit? perder? un prezioso ricordo della sua storia, e la memoria, si sa, ? una cosa fondamentale. Come diceva Francesco Guicciardini, ?chi non conserva memoria del suo passato non pu? nutrire speranze per il suo avvenire?.
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