Ebbene s?, non stiamo parlando dello slogan del noto supermercato, bens? dell’esito della XXI? Conferenza delle Parti, meglio conosciuta come COP21 di Parigi, che rimarr? tra quegli eventi che sicuramente ci ricorderemo dopo la fine di quest’anno, perch? ha segnato l’inizio di una nuova era di consapevolezza del mondo nei confronti di quello che qualcuno ha definito come il ?caos climatico?.
Se gi? da anni la comunit? scientifica, le associazioni ambientaliste e molti sensibili cittadini se ne erano gi? accorti e chiedevano a gran voce azioni concrete e rivoluzionarie per contrastare l’inarrestabile crescita della temperatura globale (la temperatura media ? gi? aumentata di 1?C!), la nostra politica e le istituzioni hanno dovuto attendere ben 21 incontri internazionali per rendersene conto e iniziare a mobilitarsi…
La COP21, che si ? svolta a Parigi dal 30 novembre al 10 dicembre, a porte chiuse, ha visto coinvolti 195 paesi (il pi? alto numero di partecipanti nella storia delle COP da vent’anni!) che alla fine della conferenza hanno negoziato un accordo globale per contrastare il ?caos climatico?.

Ma che cosa abbiamo veramente ottenuto con questo accordo?

? il primo successo ? stato senza dubbio quello di una grande diffusione e sensibilizzazione riguardo il problema ambientale globale legato all’aumento della temperatura: tutto il mondo adesso ne parla e ne ? cosciente (chi pi? e chi meno);
? l’accordo diverr? vincolante per gli Stati membri quando almeno 55 paesi, che producono oltre il 55% dei gas serra, avranno ratificato l’accordo;
? ? stato fissato l’obiettivo di contenere l’innalzamento delle temperature entro 2?C, mettendo in atto tutti gli sforzi possibili per non superare entro la fine del secolo 1.5 gradi;
? ? stato previsto lo stanziamento di 100 miliardi di dollari da destinare ai paesi in via di sviluppo per accompagnarli nella transizione energetica e non solo;
? ogni 5 anni saranno revisionati i piani per il taglio dei gas serra;

Molti invece sono stati i nodi non sciolti, come ad esempio la scelta di un limite temporale e quantitativo entro il quale dovranno essere abbandonate le fonti fossili inquinanti; non sono state neppure previste sanzioni per l’inadempienza degli obiettivi volontari di ciascuna nazione. Nessuna parola ? stata poi spesa riguardo alle modalit? con cui transitare verso una politica energetica fossil free (libera da fonti non-rinnovabili) e non si prevedono obiettivi vincolanti per il processo di deforestazione in atto, nonostante pi? volte, da molti rappresentanti presenti a Parigi, sia stata sottolineata l’importanza delle riserve boschive quali serbatoi di carbonio, motivo per cui deve essere ridotto il disboscamento.
La strada per un piano d’azione concreto ? quindi ancora in salita, ma non dimentichiamoci che la spinta da parte della societ? civile ? gi? forte e, nell’immediato, lo diventer? sempre di pi?.

Intanto noi, attraverso piccole modifiche dei nostri stili di vita, possiamo fare la nostra parte per ridurre l’impatto antropogenico individuale sul clima come ad esempio:

? consumare pi? verdura e frutta di stagione;
? preferire l’uso della borraccia piuttosto che le bottigliette d’acqua;
? consumare cibi vegetali, limitando o evitando il consumo delle carni;
? spostarsi preferibilmente con mezzi pubblici, bicicletta, piuttosto che usare un mezzo a motore privato (al pi? praticare il ?car sharing?);
? praticare la raccolta differenziata e attivare le pratiche preventive di riduzione e riuso della materia;
? coibentare bene la propria abitazione per evitare inutili dispersioni di calore e, per chi ne avesse la possibilit?, installare un impianto di produzione di elettricit? domestica a energia rinnovabile (mini-eolico, fotovoltaico, ecc..).

Cosa c’entrano tutte queste pratiche con le azioni di salvaguardia della Natura attuate dalla Lipu?
Il pi? grande problema ambientale globale ? la perdita di biodiversit?: il declino delle specie vegetali e animali ? aggravato dalla distruzione/degradazione degli habitat nei quali vivono, tra le cui cause vi sono gli sconvolgimenti dovuti al ?caos climatico?. La salvaguardia della ricchezza specifica passa dalle nostre piccole azioni quotidiane. Il mondo non deve cambiare, noi si!
tramontello