Finalmente, all’inizio di Novembre, dopo qualche mese di gestazione, si ? insediata la cabina di regia del ?Contratto di Lago?, il processo partecipativo voluto dal Comune di Massarosa all’interno del progetto transfrontaliero Retralags (link al sito).
La cabina di regia ? formata dagli Enti promotori e firmatari del contratto che nello specifico sono i tre comuni di Massarosa, Viareggio e Vecchiano, l’Ente Parco, il Consorzio di bonifica e l’Autorit? di bacino. Al Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Universit? di Pisa, nella persona del Prof. Silvestri, ? stata affidata la supervisione scientifica ed il coordinamento dei lavori. Compito della cabina di regia sar? quello redigere il contratto che poi sar? firmato, partendo dai risultati del “dialogo sociale” e cio? dall’abaco delle 79 azioni scaturite dal percorso partecipato che ha coinvolto per quasi un anno cittadini, associazioni, Enti e imprese del territorio. Ognuno degli Enti ha individuato 2 persone, un tecnico ed un politico, che avranno il compito di presenziare agli incontri e di seguire i lavori della cabina di regia che sono iniziati con un programma serrato e l’obiettivo di concludere l’iter entro la fine del mese di gennaio. Nel frattempo i cittadini e le associazioni che hanno preso parte al percorso partecipato (oltre 150 persone) si sono costituiti in un forum permanente, il “Forum per il contratto di Lago” con l’obiettivo di continuare a monitorare il percorso “Verso il Contratto di Lago” attraverso un?interlocuzione con la cabina di regia. L’Assemblea del Forum ha nominato 5 osservatori che stanno partecipando, in qualit? di auditori, ai lavori della cabina di regia.
Il lavoro svolto all’interno dei tavoli del dialogo sociale tra cittadini, associazioni, portatori d’interesse ed enti coinvolti nella gestione del territorio ha fatto emergere un quadro molto complesso di problematiche, valori ambientali e opportunit? che, partendo dall’esigenza primaria della conservazione e del restauro ambientale, creino anche occasioni di uno sviluppo sociale ed economico duraturo ed in armonia col territorio. Partendo da questi risultati il Contratto di Lago dovrebbe costituire il nuovo accordo di programma che guardi ad un futuro di lungo termine, indipendentemente dalle risorse ad oggi disponibili, e contenere un documento in grado di far emergere una visione condivisa delle strategie da adottare per il territorio del lago da qui ai prossimi 50 anni. All’interno di questa visione dovranno poi muoversi le azioni da mettere in campo da parte degli enti – con le dovute priorit? da stabilire sia in base alle disponibilit? economiche sia alla congruit? con il percorso – ma anche le singole azioni imprenditoriali, ludico-ricreative, sociali ecc.. dei cittadini, delle associazioni e degli imprenditori del territorio.
Questo auspicabile risultato potrebbe essere raggiunto se ci fosse, tra le istituzioni coinvolte, un Ente sovraordinato rispetto agli altri in grado di fare da traino e da cerniera. Questo Ente potrebbe essere la Regione Toscana che per? fino a questo momento ? rimasto spettatore esterno, oppure, in sua vece, l’Ente Parco ma per il momento questo non sembra accadere, quello che sembra emergere dai primi incontri della cabina di regia ? una visione di breve termine, dove l’urgenza sembra piuttosto quella di spartirsi le risorse al momento rese disponibili da ci? che potrebbe restare del finanziamento del “tubone/tubino” perdendo per? di vista l’obiettivo complessivo.
L’Assemblea del Forum sta lavorando per sensibilizzare e spingere gli Enti che compongono la cabina di regia a compiere questo sforzo di comprensione e di visione per evitare che la montagna partorisca il solito topolino e che anche il contratto di lago diventi l’ennesima occasione sprecata.
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