Per chi ancora non lo sapesse, il 17 aprile ciascuno di noi sar? chiamato ad esprimersi sul referendum abrogativo riguardo il rinnovo delle concessioni di estrazione di gas e petrolio alle piattaforme presenti nei nostri mari entro le 12 miglia.

La cornice del tutto
Facciamo un passo indietro ed analizziamo la cornice della situazione entro la quale si inserisce questo referendum: circa 3 mesi fa, 195 paesi di tutto il mondo si sono incontrati a Parigi per la tanto attesa COP21 sui cambiamenti climatici, nella quale ? stato fissato l?obiettivo globale di restare ?ben al di sotto dei 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali?, con l?impegno a ?portare avanti sforzi per limitare l?aumento di temperatura a 1,5 gradi? e per raggiungerlo sono stati messi in campo diversi strumenti, tra i quali la progressiva transizione verso citt? e paesi a ?0 emissioni? ed energeticamente sostenibili.Coordinamento-nazionale-no-triv
I fattori che contribuiscono all’aumento della temperatura globale sono ormai noti da tempo, le emissioni di origine antropica hanno il loro peso ? ormai assodato e dopo questo ultimo Summit mondiale ? accettato da tutti. I disagi e le conseguenze sono anch’essi sotto gli occhi di tutti: il declino della biodiversit? marina e terrestre, l’aumento degli eventi meteorologici estremi, l’aumento del livello dei mari, i primi e i futuri rifugiati climatici e molto altro ancora…
Ma torniamo al referendum.

L’importanza di votare SI al referendum
Ricordiamo che il referendum sar? abrogativo e che quindi votando SI si abrogher? quell’articolo del Decreto ?Sblocca Italia? che stabilisce che le concessioni in essere entro le 12 miglia marine non siano sottoposte a scadenza e possano quindi andare avanti fino all’esaurimento del giacimento. Si decider? insomma di rimanere noi i padroni delle nostre scelte e del nostro futuro. Ma il SI sar? soprattutto uno strumento importantissimo per dimostrare che gli italiani e le italiane hanno capito che la strada per un futuro sostenibile ? gi? tracciata ed ? possibile impegnarla. Diminuire le nostre emissioni energetiche, alimentari, ecc. ? possibile a partire da stili di vita propri, ma una scelta nazionale di transizione ? impellente e necessaria!
Di strumenti a nostra disposizione ce ne sono e sono sempre pi? sostenibili. Vale la pena allora lasciare qualche riserva di gas o petrolio non completamente estratta per risparmiare alla nostra atmosfera (e non solo) gas climalteranti in pi? e avviarci verso la sostituzione progressiva di fonti di approvvigionamento sempre pi? inquinanti… Le fonti combustibili cosiddette ?fossili? ci hanno servito per ben due secoli e ci aiuteranno ancora per la transizione energetica, ma il futuro ? delle energie rinnovabili e la ricerca deve investire su queste.
E’ tempo di cambiare e non lo diciamo solo noi!
Per eventuali approfondimenti sul referendum rimandiamo al sito della Lipu nazionale www.lipu.it
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