All?inizio dell?autunno milioni di uccelli acquatici migratori abbandonano gli ampi quartieri di nidificazione dell?Europa e dell?Asia centro settentrionale e si dirigono verso le aree umide dell?area mediterranea per trascorrere l?Inverno, il momento in cui in questi ambienti la produttivit? e la disponibilit? di risorse ? massima. La stima numerica di questi contingenti viene fatta, ogni anno, in tutta Europa, nel mese di Gennaio, momento in cui non vi sono movimenti migratori in atto. In Italia questa importante attivit? di ricerca ? coordinata dall?ISPRA ed in Toscana ? condotta dal COT (Centro Ornitologico Toscano) in collaborazione con Enti e associazioni che operano nelle aree umide dove si svolge l?attivit? di monitoraggio.

Perch? proprio le aree umide vengono scelte, ogni inverno, per essere percorse in maniera capillare da gruppi di persone armate di binocoli, cannocchiali e taccuini, spesso in condizioni metereologiche difficili? Perch? si tratta di un tipo di censimento ?esaustivo?: gli uccelli acquatici tendono a concentrarsi insieme nelle aree umide disponibili, quindi censendo tutte le aree umide si riescono a stimare in maniera sufficientemente accurata i contingenti di uccelli acquatici e attraverso questi a valutare lo stato di qualit? e di conservazione delle aree umide stesse, come decretato anche nella importante Convenzione di Ramsar del 1971, che stabilisce che il valore internazionale di una zona umida ? definito dalla valutazione dell?entit? delle popolazioni di uccelli acquatici che frequentano e utilizzano la zona umida stessa.

In Toscana tra le zone interessate dall?attivit? di monitoraggio c?? ovviamente anche il Lago e il padule di Massaciuccoli, dove quest?anno il censimento si ? svolto il 5 Gennaio.
Sono stati conteggiati circa 4300 uccelli tra cui i numeri maggiori sono rappresentati dal Germano reale, dal Cormorano e dal Gabbiano comune. Interessante la presenza di 223 aironi, , 47 ibis e 41 mignattai rilevati presso i dormitori.