CONSOLIDANavigare all’interno della palude di Massaciuccoli ? un’esperienza che abbiamo pi? volte incoraggiato, in particolar modo a bordo dei caratteristici barchini da palude, spinti dai silenziosi motori elettrici, poich? ? possibile addentrarsi all’interno di canalini e fossetti anche molto stretti, e la caratteristica lentezza del movimento permette di cogliere e osservare da vicino peculiarit?, talvolta inaspettate, del mondo segreto della palude.

E’ proprio nel corso di alcune uscite in barchino primaverili, svoltesi nell’ambito di alcuni monitoraggi, che abbiamo scoperto nella parte settentrionale della Riserva, lungo un argine che costeggia un piccolo canale, una nuova pianta di cui non sospettavamo la presenza. In realt? c’? da sottolineare che questa particolare specie diversi anni fa era gi? stata segnalata dal botanico L.Peruzzi sul Lago di Massaciuccoli, con la presenza di alcuni individui in localit? ?La Piaggetta?, tuttavia all’interno della Riserva del Chiarone, e in numero interessante anche se con distribuzione localizzata, ? un’assoluta novit?.

Si tratta di Symphytum tanaicense, della famiglia delle Boraginaceae, volgarmente conosciuta come ?Consolida del Don?. Come suggerisce il nome, questa entit? ha una distribuzione tipicamente orientale, partendo dall’Ungheria e Romania fino alle rergioni sud-orientali della Russia, nella parte meridionale del fiume Don. In Italia attualmente ? segnalata solamente in Toscana, precisamente in due stazioni, entrambe incluse all’interno del Parco Migliarino-San Rossore Massaciuccoli: presso Coltano (PI) e sul Lago di Massaciuccoli, mentre ? documentato che era presente anche nelle localit? pisane di Roffia, presso San Miniato, qui scomparsa nell?ultimo decennio, e di
Castagnolo, la cui ultima presenza documentata ? datata al 1918. Si rinviene principalmente negli ambienti palustri di pianura, quindi in paludi, prati alluvionali, lungo corsi d’acqua ecc. e la sua presenza nelle stazioni italiane, molto pi? occidentali rispetto all’areale di origine e a clima pi? temperato, lascia supporre che si tratta di specie relitta legata agli eventi glaciali quaternari, verificatisi tra 100.000 e 10.000 anni fa.
Sul lago la si ritrova lungo argini frammista al canneto di Arundo donax e Phragmites australis, e anche se la vegetazione ? qui molto fitta questa pianta risulta essere ben visibile, date le sue dimensioni in altezza e la vistosit? delle sue fioriture viola, osservabili da maggio a settembre.

sinfitoQuesta pianta ha proprio ultimamente ridestato l’interesse della comunit? scientifica, visto che ? stata oggetto di studio e di azioni di conservazione nell’ambito del progetto italo francese ZOUMATE (2014-2015), che ha riguardato, tra gli altri, alcuni siti all’interno del Parco dove sono stati fatti interventi a garantire la vitalit? di nuove popolazioni di specie rare, favorendo la permanenza delle appropriate condizioni ecologiche. Propriamente a riguardo della consolida del Don, a San Rossore si sono svolte azioni di ?traslocazione? della pianta in un’area di circa 4500 m2, opportunamente recintata per evitare la distruzione da calpestio ad opera di ungulati (cinghiali, daini). Gli effettivi risultati di questo intervento sono tutt’ora in fase di monitoraggio, si richiedono infatti periodi pi? o meno lunghi per accertare la vitalit? e l’autosufficienza di popolazioni introdotte di specie minacciate, tuttavia ? comunque molto importante agire ?contro il vortice dell’estinzione? e garantire la qualit? di habitat che possano sostenere la sopravvivenza di specie particolari, soprattutto se queste sono testimonianza di un passato molto differente dal presente.
La nuova popolazione rinvenuta sul Lago di Massaciuccoli appare in buona salute con oltre cento individui censiti ma molto localizzata; al momento attuale sono allo studio azioni gestionali che ne possano favorire la conservazione e l’eventuale espansione per garantirne la sopravvivenza.