aaabbilancia02Sono tanti gli aspetti affascinanti del lago di Massaciuccoli.
Uno di questi ? la presenza di costruzioni in legno e lamiera dall’aria molto ag?e.
Beh, ad essere sinceri, la maggior parte di queste costruzioni era molto affascinante una manciata di decenni fa…. Adesso solo un piccolo numero di queste mantiene quella potenza attrattiva e carica seduttiva. Le pi? hanno pesantemente risentito del trascorrere del tempo, dell’abbandono e dell’incuria e si sono trasformate in pericolanti resti capaci di infondere in chi li guarda stati d’animo pi? vicini alla malinconia, alla tristezza, o addirittura all’indispettimento, piuttosto che regalare come in passato sentimenti di ammirazione per il “bello” inteso come applicazione del lavoro umano in strutture funzionali e allo stesso tempo perfettamente inserite nell’ambiente.
Gli abitanti del luogo chiamano queste costruzioni “bilance”, termine nato dalla loro destinazione d’uso che indica sia la struttura nel suo complesso che la immancabile particolare rete da pesca centrale.
La nascita di queste strutture si perde nel tempo e comincia ad essere documentata attraverso immagini e scritti risalenti all’ottocento che descrivono l’uso di reti da pesca fissate a strutture sulla riva del lago. Con il passare degli anni, con il cambiamento dello stile e delle esigenze di vita delle persone, le bilance, da luoghi di lavoro o di rifugio, si sono trasformate nella seconda met? del novecento in luoghi di incontro, di socialit? e svago, a volte anche chiassosamente in contrasto con il rispetto per l’ambiente.
Quale ? la situazione attuale di queste bilance?
Tutto il comprensorio del Lago di Massaciuccoli ricade entro i confini del Parco Regionale Migliarino-S.Rossore-Massaciuccoli. Gran parte dell’area palustre tuttavia ? suddivisa in molteplici propriet? private di pescatori o semplici cittadini che posseggono questi impianti da pesca, in molti casi abbandonati e fatiscenti.
Questa premessa sulle competenze non ha finalit? tese allo scarico delle responsabilit?, bens? a chiarire quanto la questione da affrontare non sia cos? banale. Quando si ha a che fare con propriet? private e diritti acquisiti spesso non basta la volont? dell’Ente pianificatore ma serve il concorso anche dei proprietari che spesso non sono nelle condizioni di collaborare.
L’Oasi nel suo piccolo sta partendo con un’azione “dal basso”: nella Riserva del Chiarone ci sono 20 bilance di cui circa la met? in stato di abbandono. Stiamo cercando di arrivare ad una pianificazione complessiva in modo da distinguere quelle che possono essere ristrutturate e finalizzate ad un utilizzo in parte pubblico come punti di sosta e osservazione durante gli itinerari in barca e quelle che invece non rivestono un interesse di questo tipo. Per quelle del primo gruppo proporremo ai proprietari di aiutarli nella rimessa in sesto mettendo a disposizione mezzi e manodopera volontaria. Per le altre chiederemo ai proprietari di provvedere alla ristrutturazione o allo smantellamento offrendo comunque il nostro aiuto per il ripristino dei luoghi. Su questo progetto chiederemo ovviamente il sostegno del Parco sperando che questo modello si possa estendere anche al resto del territorio. Nel frattempo abbiamo iniziato da una bilancia particolare che, in accordo con il proprietario, abbiamo provveduto a demolire e che, appena giungeranno le autorizzazioni, ricostruiremo assieme a lui per farne la prima bilancia – osservatorio del Lago di Massaciuccoli.
Una nota interessante sulle potenzialit? del dialogo tra le persone: il proprietario della bilancia ? il presidente della sezione locale di Federcaccia…. aaabbilancia08